Guerre stellari nel cielo di Talignano

La pieve romanica di Talignano si trova nel Parmense, tra i boschi di Carrega, nel comune di Sala Baganza. La pieve ha una lunga storia che risale fino al secolo XII e che s’intreccia ai percorsi padani della Via Francigena: era infatti collegata a un hospitium per i pellegrini ed era per questo dedicata a San Biagio, un medico venerato sia nella chiesa d’Occidente che in quella d’Oriente.

La psicostasia

La lunetta esterna che sovrasta la porta d’ingresso propone ai pellegrini un’immagine ammonitrice: la combinazione della pesatura delle anime nel giorno del giudizio finale con il combattimento tra angeli e diavoli per la conquista delle anime e la loro assegnazione rispettivamente al Paradiso e all’Inferno. In altri termini una Psicostasi combinata a una Psicomachia. A sinistra è scolpita la figura dell’arcangelo Michele, dalle grandi ali e dalla lunga tunica cinta alla vita. L’arcangelo regge con la mano sinistra la bilancia a doppio piatto dove vengono pesate le anime risorte; ha poi nella mano destra la spada sguainata per tenere a bada e combattere le forze del male.  É infatti in corso una contesa, uno scontro giocato sia sulla violenza che sull’astuzia, finalizzato ad assicurarsi il maggior numero di anime. I diavoli accorrono in forze. Un demone in forma di centauro alato e con un ghigno che tradisce lo sforzo fisico, si appoggia con le zampe anteriori all’asse della bilancia nel tentativo di far pendere il destino del risorto dalla propria parte; un secondo demonio, con un sorriso sardonico, striscia per terra nel tentativo di restare nascosto alla vista dell’angelo e con l’uncino si aggrappa al piatto della bilancia cercando di farlo pendere dalla propria parte. Le due anime pesate, simboleggiate da visi in forma di boccia, sembrano già coscienti dell’esito del giudizio: la prima si volge all’angelo con un’espressione di speranza; la seconda esprime già dispiacere e disgusto. Una terza anima-boccia è già stata condannata ed è rotolata tra i piedi dei diavoli. Il significato moraleggiante della lunetta scolpita è evidente: nell’eterna contesa tra il Bene e il Male i pellegrini sappiano scegliere. Il pellegrinaggio che stanno compiendo e il male che stanno curando assumano un ruolo penitenziale, di preparazione preventiva all’esito del giudizio individuale.


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