Eriskirch. L’incontro tra i vivi e i morti e il Giudizio finale

Eriskirch sul lago di Costanza è un piccolo centro del land del Baden-Württemberg che porta già nel nome il riferimento alla chiesa gotica che ha dato origine al paese. La chiesa è dedicata a Maria e contiene opere d’arte sia del periodo gotico sia del barocco. La Pietà, i dodici apostoli, il pulpito, l’altare, i ritratti di San Giuseppe e San Sebastiano e il grande crocifisso risalgono al periodo barocco. Il dipinto del soffitto, con l’immagine di Maria, è opera di Anton Maulbertsch e risale al 1750. Più importanti e interessanti sono gli affreschi gotici sulle pareti, completati nel 1420 e riscoperti dallo scialbo nel 1933.

I tre vivi e i tre morti

La meditazione per immagini sui Novissimi inizia con la classica rappresentazione dell’incontro tra i vivi e i morti. Tre nobili personaggi, preceduti da un re con la corona regale, incontrano i loro doppi in versione cadaverica, ancora avvolti nei sudari mortali. I cartigli ricordano ai viventi il loro destino mortale. Il messaggio moraleggiante è accentuato dai sarcofaghi frapposti tra i due gruppi che sottolineano la funzione livellatrice della morte nei confronti del potere e della nobiltà.

Il Giudizio universale

La meditazione continua con la proposizione del Giudizio, dell’Inferno e del Paradiso. L’affresco del Giudizio universale, monco e parzialmente coperto dalle statue di epoca successiva, ha una struttura semplice. Al centro Gesù giudica l’umanità risorta, seduto sull’arcobaleno della nuova alleanza. La duplice sentenza di salvezza e di condanna è simboleggiata dal giglio della misericordia e dalla spada della giustizia che escono dalla sua bocca. Ai suoi lati, la madre Maria e Giovanni Battista, in ginocchio, si appellano alla misericordia del giudice, intercedendo per i risorti. Gli angeli esibiscono la croce e gli strumenti della passione. Il suono delle trombe degli angeli tubicini risveglia i morti e li richiama alla vita. I risorti apprendono il loro destino in Paradiso o all’Inferno con gioia o con disperazione.


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