Ferapontov. Il Giudizio finale di Dionisij nella cattedrale del Monastero

Il monastero fu fondato nel 1398 dal monaco Feraponte, proveniente dal vicino monastero di Cirillo. Accoglie la cattedrale della Natività della Vergine, capolavoro assoluto dell’arte russa e Patrimonio Unesco dell’Umanità. Agli inizi del 1500 l’igumeno del monastero riuscì a convincere il grande Dionisij ad affrescare la chiesa. Dionisij era un monaco e pittore russo (fine del sec. XV e principio del XVI), considerato come il caposcuola dei pittori d’icone di quell’epoca. Di lui sappiamo che verso il 1476 affrescò nel monastero di San Pafnuzio a Borovsk col pittore Mitrofan. Nel 1482 fu inviato a Mosca coi suoi aiutanti per dipingere le icone della cattedrale (Uspenskij Sobor), e lavorò all’iconostasi della cattedrale di Rostov. Il ciclo di affreschi di Ferapontov realizzato negli anni 1500-1502 è il suo ultimo lavoro; morirà poco dopo. I soggetti raffigurati sono quelli tradizionali della complessa iconografia ortodossa e sono datati e firmati in una scritta dedicatoria (‘Dionisij con l’aiuto dei figli’, e la data di realizzazione, tra l’8 agosto e il 6 settembre dell’anno 1502).

Il Giudizio universale di Dionisij

Sotto la cupola è descritto il Cristo Pantocratore, con gli evangelisti nei pennacchi, mentre le pareti meridionale e settentrionale sono occupate da nove registri, con la raffigurazione dell’Inno alla Vergine, della vita di San Nicola, dei miracoli di Cristo e dei Concili ecumenici. La parete occidentale è interamente occupata dal Giudizio universale, scena resa incompleta nel Settecento dalla sciagurata apertura di una finestra, poi chiusa. Osserviamo la rassegna fotografica dei soggetti affrescati da Dionisij nel Giudizio universale.


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